Pmu

Permanent Make Up

Il Trend della Dermopigmentazione e i Suoi Segreti nel Mondo del Beauty

Con il Permanent Make Up puoi ritoccare il tuo volto come solo un artista potrebbe fare. È il boom della dermopigmentazione!

A livello internazionale, perfino negli austeri regolamenti europei, lo chiamano PMU, da Permanent Make Up, cioè trucco permanente… ma nella realtà sarebbe semipermanente.

Questione di parole? No, perché per mantenerlo in perfetto stato è necessario ritoccarlo in media una volta all’anno, se parliamo di sopracciglia, o anche due se si parla di labbra e occhi. Comunque sia, nel mondo beauty il PMU è la tendenza del momento, quella in costante crescita. Tecnicamente si tratta di una “dermopigmentazione”, cioè l’inserimento di microscopici granuli di pigmento direttamente nel derma, utilizzando aghi dalla sottigliezza incredibile. I trattamenti più comuni e più richiesti sono la definizione/ricostruzione totale o parziale dell’arcata sopraccigliare, la pigmentazione delle labbra, l’eyeliner e l’infracigliare.

Il trucco permanente ideale, in realtà, è però proprio quello che non si nota, quello che migliora una situazione senza stravolgerla. Però attenzione: più il risultato desiderato è naturale, più difficile è realizzarlo.

Dunque deve avvenire per mano di chi ha seguito specifici corsi di formazione, oltre ad avere una grande esperienza specifica. Anche perché si tratta di un trattamento complesso, tanto che prima di avviarlo nei centri più qualificati viene fatto firmare un “consenso informato”, documento essenziale che tutela sia la cliente sia la professionista. Nel riquadro a lato – tanto per capire – il racconto in presa diretta di un intervento presso un centro Biotek, l’azienda italiana che ha realizzato la prima macchina al mondo da trucco permanente, e oggi presente in 43 Paesi al mondo con 50 accademie di formazione. Volete saperne di più? Ecco le nostre domande & risposte.

Quando si può fare (e quando no)?

In effetti esistono situazioni in cui è bene posticipare il trattamento, e altre nelle quali esso è addirittura sconsigliabile. Anzitutto le allergie, prima fra tutte quella al lattice: in questo caso, semplicemente, l’operatrice utilizzerà guanti in nitrile piuttosto che in lattice. In caso di allergie severe a metalli pesanti (per esempio il nichel) è comunque sconsigliabile effettuare il trattamento. Gli aghi in acciaio chirurgico, pur essendo in una lega molto pura, presentano una minima quantità di nichel e dunque potrebbe creare una reazione allergica. Dunque informate sempre gli operatori. Invece allergie a coloranti, alimentari, alla polvere o alle graminacee, non influiscono sul trucco permanente: dunque si può procedere.

Ci sono farmaci che possono interferire con il trattamento?

Effettivamente alcuni medicinali provocano effetti sul colore nella pelle. Per esempio possono far si che un colore-sopracciglia non mantenga la sua colorazione originale ma ingrigisca, provocando un risultato del tutto spiacevole. Stiamo parlando di antibiotici, cortisone, eutirox (farmaco per la tiroide), medicinali per il diabete assunti ad alti livelli. Altri medicinali possono interferire comunque, ma in modo più lieve e dunque correggibile dal professionista. Ci sono poi i farmaci che hanno effetto sulla durata del trattamento: in questi casi il trucco permanente rimane per minor tempo all’interno della pelle: si tratta dei vaso-dilatatori, di integratori acceleranti del metabolismo e ormoni. La pillola anticoncezionale non influisce affatto sul trucco permanente.